Swami – Un'arma

Vivo tra i contrasti dei muri di casa
Pensieri duri come sassi
Il macigno di una resa lenti, come le dita sul mio pianoforte
I passi contati
Nei silenzi della notte
Il mio sorriso non si tocca
Non c’è ferita che mi è guasta
Dolori chiusi dentro armadi
Cammino ancora coi miei piedi
Respiro il futuro
La mia voce resta un’arma
Per gettare via il veleno
Sentieri
Polmoni
La mia voce resta un’arma
Una stanza in cui non ho
Prigioni
Vivo e non mi importa di esser me stessa
Amo giocare coi sogni
E abitare una strada promessa
Le sei, la mattina di un giorno migliore
Guardarti negli occhi
E restare poi senza parole
Il mio sorriso non si tocca
Non c’è ferita che mi guasta
Dolori chiusi dentro armadi
Cammino ancora coi miei piedi
Respiro il futuro
La mia voce resta un’arma
Per gettare via il veleno
Sentieri
Polmoni
La mia voce resta un’arma
Una stanza in cui non ho
Prigioni
Prigioni, oh no
Respiro il futuro
La mia voce resta un’arma
Per gettare via il veleno
Sentieri
Polmoni
La mia voce resta un’arma
Una stanza in cui non ho
Prigioni, eeehhh
Prigioni, oh no
Il mio sorriso non si tocca
Non c’è ferita che mi guasta
Dolori chiusi dentro armadi
Cammino ancora
Cammino ancora
Coi miei piedi